Spazio Emivitale

2019


press release EN - ITA
Spazio Emivitale is the title that defines the body of artworks created for the VIR Art Residency, consisting of installations, sculptures and digital drawing.

The half-life (emivita) of a drug is a pharmacokinetic parameter that measures the life span of an active ingredient inside the body.

The project originates from an analogy with the vital space that a subject acquires in/directly, which is also  represented in a proxemic way resulting, in the most intense cases, in isolation by hiding oneself in a cognitive dimension activated by abuse.
These artworks constitute the visual contribution to the issues taken in exam, focusing mainly on self-help mechanisms and their spatial configuration, on alienation, on support devices and on the monitoring of the space.

Starting from the study of the disease called Delirium Tremens, chosen as the last stage of chronic alcoholism and mere symptomatic manifestation in the absence of a triggering factor, the reflection turns to the reasons that push the subject to alienation and on why alcohol is the only socially accepted drug.

The tracks on which the study was conducted leans on two socio-anthropological books: Zygmunt Bauman - Liquid Modernity and Svend Brinkmann - Against Self Help. Considering both subjective and collective narrative as the predominant media for the analysis of the texts indicated above, the attendance to A.A. sessions has turned out to be decisive for a direct comparison to the books and for the study on spatial representation of self help mechanisms.

The materials were selected, tested and manipulated through physical and chemical processes in order to give them a form suitable to outline the psycho-physical parameters of the analysed concepts.

That’s how Happy 24 Hours, Everybody! puts to use the membrane enclosing the swim bladder of bony fishes, an organ that allows the latter to float through the principle of Archimedes, thus evoking the slang parallelism of being afloat within the society. At the base of the sculpture we find holes arranged in an imaginary path retracing the A.A. venues’ locations throughout Milan, where the meetings attended for the Spazio Emivitale research took place.

In Antabuse, the choice of polymethylmethacrylate derives from the fact that the material is used as a cement to fix implants and to reshape lost bone parts. In patients treated with methyl methacrylate, its smell can be perceived in their breath, similarly to the breath of alcoholics.

Residuo Transitorio sees a small animal carrier as a reference to the C.A.G.E. questionary for alcoholics used to delineate their addiction level.
The object thus becomes a mean of transition, transport and monitoring of the care of the subject.

Epithet to Daspo Panottico where the pigeon bollard, associated to the digital drawing, refers to the decorum decree issued by minister Minniti. To briefly describe it: the mayors, in order to keep the old town clean, will have the power to have anyone who is considered indecorous while illegally occupying the public ground removed; no matter if they are not investigated or have not committed a crime. We are witnessing the criminalization of people even in the absence of crimes defined by the existing legislation. It will be up to common sense to determine the degree of indecency the mayor will refer to.
Therefore giving power discretion means generating injustice.


FIND YOURSELF, BUT FIRST FIND AN IDENTITY TO LOOSE”






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Spazio Emivitale è il titolo che racchiude il corpus di opere realizzate in occasione della Residenza Artistica VIR, costituito da installazioni, sculture e disegno digitale.

L’emivita di una droga è un parametro farmacocinetico che delinea il tempo di permanenza di un principio attivo all’interno dell’organismo.

Il progetto emerge dall’analogia con lo spazio vitale che un soggetto acquisisce in/direttamente rappresentandola anche a livello prossemico, fino a sfociare nei casi più intensi nell’isolamento, celandosi in una dimensione cognitiva attivata dall’abuso.
Tali opere costituiscono l’apporto visivo alle tematiche prese in esame, ponendo riflessioni sui meccanismi di self-help e la loro rappresentazione spaziale, l’alienazione, i dispositivi di supporto e il monitoraggio dello spazio.

Partendo dallo studio della malattia denominata Delirium Tremens, scelta in qualità di ultimo stadio dell’alcolismo cronico o semplice manifestazione sintomatica in assenza di un fattore scatenante, la riflessione è virata sulle motivazioni che spingono il soggetto all’alienazione e sul perché l’alcool sia l’unica droga socialmente accettata.

I binari sui quali è stato guidato lo studio poggiano su due testi a carattere socio-antropologico, rispettivamente Zygmunt Bauman: Modernità Liquida e Svend Brinkmann: Contro il Self Help.
Ritenendo la narrazione soggettiva e collettiva lo strumento predominante per l’analisi dei testi sopra indicati, la partecipazione alle sedute degli A.A. si è rivelata determinante per il riscontro diretto degli stessi e per lo studio della rappresentazione spaziale dei meccanismi di self help.

I materiali sono stati selezionati, testati e manipolati attraverso processi fisici e chimici con l’obiettivo di rappresentare i parametri psico-fisici dei concetti presi in esame.

E’ così che in Happy 24 Hours, Everybody! è stato sperimentato l’uso della membrana che racchiude la vescica natatoria dei pesci ossei, organo che consente a questi ultimi di galleggiare tramite il principio di Archimede evocando il parallelismo gergale dello stare a galla all’interno della società. Alla base della scultura troviamo dei fori disposti in un tracciato immaginario che ricalca la locazione delle sedi degli A.A. frequentate a Milano per lo studio di Spazio Emivitale.

Nel caso di Antabuse, la scelta del polimetilmetacrilato deriva dal fatto che la materia è usata come base del cemento per fissare impianti e rimodellare parti di osso perdute. Nei pazienti trattati in questo modo, l'odore del metacrilato di metile può essere percepibile nel respiro, così come il fiato dell’etilista.

Ancora, in Residuo Transitorio, l’impiego del trasportino per piccoli animali trova riferimento nel questionario C.A.G.E. posto agli etilisti per delinearne il grado di inclinazione alla dipendenza.
L’oggetto diviene così mezzo di transito e di monitoraggio per la salvaguardia del soggetto.

Epiteto a Daspo Panottico, dove il dissuasore per piccioni, associato al disegno digitale, rimanda al decreto decoro emanato dal Ministro Minniti. Per descriverlo brevemente: i sindaci, per ripulire i centri storici delle città, avranno il potere di allontanare chiunque venga considerato indecoroso od occupi il suolo pubblico abusivamente senza dover essere necessariamente indagato o aver commesso un reato.
Stiamo assistendo alla criminalizzazione dell’uomo anche in assenza di reati per i quali esiste già una normativa vigente. Sarà il buon senso a determinare il grado di indecorosità a cui il sindaco farà fronte. Dare discrezionalità al potere significa quindi generare ingiustizie.


“TROVA TE STESSO, MA PRIMA TROVA UNA PERSONALITÀ DA PERDERE”